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Quartetto Indaco

Corte Boe-Cucca – via G.Musio, 25 – OROSEI venerdì 5 luglio 2019 ore 21.00

Il Quartetto Indaco in concerto a Orosei per la stagione dell’Ente Musicale di Nuoro. In programma musiche di Beethoven e Schubert eseguite da un quartetto di giovani musicisti che hanno già all’attivo una prestigiosa carriera internazionale, ricca di premi in prestigiosi concorsi e concerti in tutta Europa

APPUNTAMENTO COL QUARTETTO

Programma

– Ludwig van Beethoven
Quartetto per archi n.6 in si bemolle maggiore, op. 18
Allegro con brio Adagio, ma non troppo Scherzo. Allegro Adagio “La Malinconia” Allegretto quasi Allegro
– Franz Schubert
Quartetto per archi n. 14 in re minore D. 810 “Der Tod und das Mädchen” (La morte e la fanciulla)
Allegro – Andante con moto – Scherzo. Allegro molto. Trio Presto

Biglietti in prevendita online su link scaduto e a Nuoro al CTS (ExMè piazza Mameli,1)

QUARTETTO INDACO

Eleonora Matsuno violino

Jamiang Santi violino

Francesca Turcato viola

Cosimo Carovani violoncello

Il Quartetto Indaco nasce presso la Scuola di Musica di Fiesole nel 2007 grazie all’impulso di Piero Farulli e Andrea Nannoni. Successivamente la formazione ha seguito masterclasses con diversi quartetti (Quartetto Artemis, Quartetto Brodsky, Quartetto Prometeo) e corsi di specializzazione tenuti da componenti dei maggiori quartetti del nostro tempo (Milan Skampa-Quartetto Smetana, Hatto Beyerle-Quartetto Alban Berg, Rainer Schmidt-Quartetto Hagen, Krzysztof Chorzelski-Quartetto Belcea).

Nel 2017 il Quartetto Indaco ha conseguito il Master in Musica da Camera presso la Musikhochschule di Hannover, sotto la guida di Oliver Wille (Quartetto Kuss). Ospite di rassegne, festival e istituzioni musicali di prestigio in Italia (tra i quali il concerto tenutosi al Palazzo del Quirinale a Roma e trasmesso in diretta su Rai Radio 3, Società del Quartetto, Festival “Paesaggi Musicali Toscani”, “Festival dei due mondi” di Spoleto, Nuova Consonanza) il Quartetto si è anche esibito in paesi europei come Germania (Heidelberger Frühling, Podium Festival-Esslingen, Goslar Musik Wochen, Bad Pyrmont), Svizzera, Irlanda, Lettonia, Svezia, Portogallo e Olanda.

Dal 2017 prende parte nel Progetto Le Dimore del Quartetto in collaborazione con ADSI e Associazione Piero Farulli.
Finalista al prestigioso Concorso internazionale per quartetto d’archi “Premio Paolo Borciani 2017”, il Quartetto Indaco si è aggiudicato diversi premi nel corso della sua carriera, tra cui i concorsi internazionali “Premio Papini”, “Enrica Cremonesi” e le borse di studio “Hohenloher Kultursommer Hannover” e “Fondo Morosini per la Cultura” tramite Le Dimore del Quartetto. Nel 2014 ha ricevuto il premio speciale “Jeunesses Musicales” nell’ambito della X edizione del “Premio Paolo Borciani”.

Numerose le collaborazioni con musicisti di fama internazionale, tra cui spiccano i pianisti Bruno Canino, Yves Henry, Stephen Swedish, il mandolinista Avi Avital, il flautista Davide Formisano, i clarinettisti Julian Bliss, Paolo Beltramini, Michele Naglieri, Marco Giani, John Diamanti Fox, il violista Davide Zaltron, i violoncellisti Robert Irving, Giovanni Scaglione, Luca Bacelli e non ultimo Valentin Erben, componente storico del Quartetto Alban Berg, con cui nel 2012 ha eseguito il quintetto con due violoncelli di Schubert.

Oltre ad affrontare il repertorio classico, il quartetto dedica attenzione anche alla musica contemporanea con lo scopo di dar voce e diffondere nuovi linguaggi musicali: il gruppo infatti è vincitore del “Premio Giuseppe Scotese” come miglior interprete durante la 53esima edizione del ‘Festival Nuova Consonanza’ di Roma; inoltre il Quartetto Indaco è ‘ensemble in residence’ presso l’ ”International HighScore Festival” di Pavia dal 2010.

La critica ha in diverse occasioni dimostrato un entusiastico apprezzamento per il gruppo. Il Ttela Newspaper (Svezia) descrive un’esecuzione del Quartetto con queste parole: “la loro performance è come uno stupefacente spettacolo di fuochi d’artificio, così brillante che i muri della sala a stento lo contenevano”; Il Giornale di Vicenza descrive il Quartetto come “compatto, pieno di smalto e di esuberanza, una vera rivelazione” e prosegue “Il Quartetto Indaco ha nella faretra archi che vanno a segno per lucida precisione, concentrazione e grande abilità”.

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